Metodologia, interdisciplinarietà e integrazione dei metodi di indagine

L'approccio storico geografico microanalitico del LASA è stato alimentato dall'approccio microstorico seguendo l'agenda proposta da Edoardo Grendi (1932-1999) e dal gruppo di storici che pubblicavano la rivista «Quaderni Storici» dal 1977.
L'approccio microanalitico primo luogo è stato sperimentato nel corso degli anni Novanta per definire una nuova storia locale (o topografica) insieme con i principali obiettivi raggiunti dalla Local history inglese (Balzaretti R., Pearce M., Watkins C. 2004; Raggio O. 2004; Cevasco R. 2007; Torre A. 2008; R. Cevasco, Tigrino V. 2008).
L'approccio di ricerca storico-geografico microanalitico è maturato attraverso costanti discussioni nell’ambito del Seminario Permanente di Storia Locale, come percorso storico analitico nello studio geografico delle risorse ambientali (Cevasco R., Tigrino V. 2008). Il Seminario Permanete di Storia Locale attivo dal 1989 presso il Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Genova (fondato da Edoardo Grendi, insieme a Diego Moreno, Osvaldo Raggio e Angelo Torre; cui poi si unisce Massimo Quaini) mantiene vivo il dialogo tra storici locali, archeologi, geografi storici, ecologi storici, archeologi ambientali, archeobotanici ecc.
Dal 1992 il LASA collabora con i Field courses in Ligurian Landscapes realizzati in Alta Val di Vara promossi dal Dipartimento di Geografia dell'Università di Nottingham (UK).

È interessante sottolineare che la local history inglese ha anche fornito la base storiografica per lo sviluppo dell'ecologia storica in Gran Bretagna durante gli anni Settanta (Rackham O. 1986).

Le principali caratteristiche metodologiche dell'approccio geografico storico microanalitico possono essere elencati come segue:

  1. riesaminare l'importanza del lavoro interdisciplinare sul campo
  2. combinare la conoscenza ambientale locale attuale con la conoscenza accademica (esterna)
  3. sottolineare il ruolo cruciale delle differenti pratiche di gestione e attivazione (e delle loro trasformazioni) sull'ecologia delle risorse ambientali
  4. adozione di un metodo regressivo nel approccio storico alle diverse fonti
  5. produzione di studi di alta risoluzione su fonti sedimentarie (polline, carbone di legna, ecc)
  6. produzione di fonti archeologiche attraverso i metodi della ricognizione, dello scavo dell'archeologia dell'edilizia storica condotta sugli edifici rurali (in elevato e in fase di crollo)
  7. contestualizzazione delle fonti testuali e iconografiche
  8. confrontare e incrociare le fonti di terreno e le fonti testuali e iconografiche.

Nella gruppo LASA, va sottolineato il ruolo peculiare della geografia (fisca e umana) nella pianificazione delle ricerche di archivio e documentarie, storico-topografiche e nelle indagini sul campo, dove i geografi lavorano insieme con gli ecologi e gli archeologi.

L'approccio interdisciplinare del LASA deve molto all'esperienza del gruppo di ricerca di Tolosa - GEODE - sulle montagne del Mediterraneo. Nel corso dei "fouilles gèographiques" degli anni Novanta, sui siti di carbonaia (Bonhôte J. et al. 2002) e di recente sui siti pastorali (Rendu C. 2003) e di micro-zone umide (Galop D. et al. 2006) è stata elaborata una nuova concezione di sito archeologico.